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Articoli firmati da Ubik - Rimuovi il filtro

26/04/2008

Vainajan Muotokuva

Cantato tutto in finlandese, leggero come l'acqua e insieme poetico e godibile, è il lavoro di un gruppo emergente, che curiosamente prende il nome da una serial killer, appunto Eleanoora Rosenholm, e del quale esistono poche recensioni su web, ma in compenso è rintracciabile un profilo su myspace: http://www.myspace.com/eleanoorarosenholm .

Melodie tra l'etnico e il minimale, un impianto che ricorda vagamente l'ambient-techno e il synth-pop con quel pizzico di esotismo e un'indubbia originalità che collocano il gruppo, per dirla alla genovese, nel caruggio di M.I.A. e di Elsiane. Una band che tra l'altro raccoglie elementi da altre realtà del pop-rock finlandese, come Lowlife Rock’n’roll [... leggi ancora ]

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21/04/2008

Dreaming of Revenge

Dopo i R.E.M. e i B-52's ecco un'altra figlia della Georgia. Kaki King, nata ad Atlanta nel 1979 come Katherine Elizabeth King, si presenta così: chitarrista e songwriter. Le sue ispirazioni?  Michael Hedges e Preston Reed. Il risultato, maturato in cinque anni, è questo Dreaming of Revenge, quarta realizzazione e certamente la più matura. Curioso songwriting, quello di Kaki, che si estende anche e soprattutto a brani strumentali dalla bellezza struggente e dalla struttura mai scontata: quante volte ci siamo annoiati di fronte a dischi belli, ma che facevano un po' da specchio a se stessi? Qui la ripetitività non esiste, Kaki, elabora le sue trame in maniera mai prevedibile, e ci regala perle come Pull me out alive [... leggi ancora ]

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19/04/2008

Dalla padella nella brace?

Difficile capire dove si andrà a parare, ma una cosa appare abbastanza chiara: che nella vecchia triade del centrodestra i rapporti sono cambiati. E' ormai Bossi a dettare il passo, il ritmo di una danza che si annuncia piuttosto movimentata. Quattro ministri vorrebbe il Carroccio, compreso quello dell'Interno. Un terzo del previsto esecutivo a 12, anche se è probabile che ci siano soluzioni salomoniche, come l'allargamento del novero dei portafogli.

Cosa è successo? Che, come scrive Marco Travaglio nel suo blog , la vera vittoria epocale è stata la man bassa della Lega nelle fabbriche del Nord. La FIOM stessa si è preoccupata del fenomeno, che pare anticipare le previsioni più [... leggi ancora ]

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19/04/2008

A Mad and Faithful Telling

Tra Messico e Balcani, con una spruzzata di Talking Heads, Gogol Bordello e Beirut, arriva da Denver la band di Nick Urata a ispirare una nuova ondata di musica sospesa tra etnico e indie. Disco ritmato e godibilissimo, che si avvia a conquistarsi una posizione di rilievo nella top list di quest'anno. Qualcuno già parla però di musica clonata e di furbizia a poco prezzo, e allora s'impone la riflessione che DeVotchKa è un progetto attivo ormai da un decennio e che ha all'attivo anche un pezzo di colonna sonora di successo, quella del film Ogni cosa è illuminata con la hit How it Ends, roba ormai di quattro anni fa. Minestra riscaldata, dunque? Non proprio, perché la ricetta di DeVotchKa è energica e mai banale. [... leggi ancora ]

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17/03/2008

San Sheng Shi

Difficile trovare un'etichetta per quest'opera ambiziosa, oltre 50 minuti di musica come una muraglia - non a caso siamo in Cina - che ti avviluppa e ti investe per conquistarti completamente. Attenzione, però. Il presupposto fondamentale per godere di questo disco è abbandonarsi completamente, stendersi sul letto a luci spente e mettere le cuffie al massimo, e possibilmente a un buon livello di campionatura. Occhio, quindi, ad accattarvi in tempo un cd che è stato messo sul mercato in edizione limitata: solo 500 copie. Il protagonista, Li Jianhong, è un chitarrista che definire noise o post-psichedelico vuol dire tutto e niente. Nativo di Hangzhou, insieme con il batterista Huang Jin, Li Jianhong ha già alle spalle il [... leggi ancora ]

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12/03/2008

All hour cymbals

Fra tribalismi, impasti vocali e sonorità alla Talking Heads, ecco un'altra band di New York con la missione ormai impossibile di stupire. Un lavoro egregio, forse solo un po' troppa carne al fuoco per dire che si tratti veramente di un capolavoro. Come disco d'esordio, però, giù il cappello quanto a inventiva e a prospettive che s'intuiscono qua e là, e soprattutto quanto a sfuggevolezza: un po' come altri gruppi altrettanto freschi del momento, quali Animal Collective e Talibam! Difficile trovare un filo conduttore se non il desiderio di divertirsi e di meravigliare, magari con un secondo disco da epoca. Per adesso, un altro ascolto di quelli che ti perseguitano un anno intero, con riff che ti entrano in testa e non [... leggi ancora ]

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26/02/2008

The Golden Hour

Basta andare sul loro sito su myspace o altrove per le prime anticipazioni per capire che questo è un disco da eccellenza. Uscirà ad aprile, ed è già un evento, attesissimo, la copertina è pressoché introvabile. Un disco che il loro frontman, Tod A, descrive così in un'intervista: http://tinyurl.com/2yeq4o. Ma chi sono questi Firewater che ricordano qualcosa a metà fra Violent Femmes, Clash, Gogol Bordello e Manonegra? Nascono nel '95 proprio su iniziativa di Tod A, già Cop Shoot Cop, che riunisce in un unico progetto Duane Denison di Jesus Lizard, Yuval Gabay di Soul Coughing, Jennifer Charles di Elysian Fields e Hahn Rowe di Foetus. Una superband che Tod decise di integrare e cambiare a più riprese. Di lì partì [... leggi ancora ]

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16/02/2008

A mouthful

Attenzione, perché qui ci troviamo di fronte a un'uscita di tutto rispetto. Pop innnanzitutto, è vero, ma soprattutto cross-over, volontà di stupire e una quantità impressionante di strizzate d'occhio: tra i santini sul comodino di questa coppia franco-finlandese - Dan Levy e la moglie Olivia B.Merilahti -  troviamo Patrick Wolf e le sue magiche posizioni, Architectures in Helsinki e un certo tipo di minimalismo tribale che risale ai Talking Heads, l'hip-hop alla M.I.A., anche se con meno testosterone. Qualcuno ci trova anche i vocalismi alla Joanna Newsom, ma qui sembrerebbe più una questione di timbro voce della frontwoman, che propone un approccio peraltro assolutamente indie. Più che raggiungibili su [... leggi ancora ]

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13/02/2008

Omar Rodriguez Lopez & Lydia Lunch

Esce nel 2007 e fa un po' il paio, secondo me, a quasi quattordici anni di distanza, con il disco che Diamanda Galas realizzò con John Paul Jones nel 1994, The Sporting Life. Una gran vena ritmica, un funk venato di momenti jazzy, in cui lì emergeva la grandissima voce di Diamanda, e qui quanto rimane, affinato, dilavato, scarnificato dagli anni e dagli eccessi, di quel fenomeno che fu Lydia Lunch. Un album peraltro molto bello, che si sviluppa come un concept, o meglio come una lunga suite punteggiata dagli interventi vocali di Lydia. Un'opera di grande ispirazione: qualcuno potrebbe trovarla un po' uniforme, ma deve avere la pazienza di aprire, come diceva quello, le porte della percezione. Grande chitarrismo a metà [... leggi ancora ]

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12/02/2008

Falling Off the Lavender Bridge

Provatelo e non ve ne pentirete: l'album anche qui è fresco di stampa, pur essendo stato preceduto di qualche mese dal singolo Galaxy of the Lost. Il progetto musicale si deve all'ex-Test Icicle Devonte Hynes, ed è stato registrato lo scorso anno ad Omaha, Nebraska. Compagni d'avventura di Hynes per questo esordio sono Mike Mogis, produttore di Bright Eyes, Nate Walcott, che dei Bright Eyes fa parte, Clark Baechle, batterista dei The Faint, la vocalist Emmy The Great, già Cursive e Tilly and the Wall. Le similitudini: Sufjan Stevens, ma anche Okkervil River - eh, sì - ed Elliott Smith. Abbastanza per far storcere il naso a qualcuno che parla di facile moda-indie, usa e getta musciale, ma al sottoscritto queste [... leggi ancora ]

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