Omar Rodriguez Lopez & Lydia Lunch

Esce nel 2007 e fa un po' il paio, secondo me, a quasi quattordici anni di distanza, con il disco che Diamanda Galas realizzò con John Paul Jones nel 1994, The Sporting Life. Una gran vena ritmica, un funk venato di momenti jazzy, in cui lì emergeva la grandissima voce di Diamanda, e qui quanto rimane, affinato, dilavato, scarnificato dagli anni e dagli eccessi, di quel fenomeno che fu Lydia Lunch. Un album peraltro molto bello, che si sviluppa come un concept, o meglio come una lunga suite punteggiata dagli interventi vocali di Lydia. Un'opera di grande ispirazione: qualcuno potrebbe trovarla un po' uniforme, ma deve avere la pazienza di aprire, come diceva quello, le porte della percezione. Grande chitarrismo a metà fra rigore e improvvisazione: a tratti pare di udire i Gong redivivi, quando attacca Lydia non è però Shakti Yoni, ma la dea Kalì con la lingua di fuori, il kriss e la collana di teschi... Attenti a voi... ;-)