Cerca tra i 5479 podcast,
l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

GIOCHI DI LUCE. L'uso del caso Bin Laden

Di: Gianluca Cicinelli | 09/05/2011
Proviamo a ragionare sulle tecniche di comunicazione che sono state messe in gioco, visto che non si può fare un ragionamento serio sulla vicenda Bin Laden perchè siamo privi d'informazioni credibili sugli aspetti della vicenda, anche di quella precedente all'uccisione, che rimane più lavoro di ricerca per gli storici che cronaca di qualcosa che non sappiamo se, come e quando è avvenuta.
Dello stesso gioco, di quello che sottrae informazione, parte speculare all'arroganza del potere nel nascondere la verità, fanno parte i complottisti totali, coloro che narrano il mondo come una Spectre in cui l'Organizzazione Mondiale del Potere muove le sue pedine, i cattivi come i buoni, secondo scenari foschi e meccanici, dove gli ebrei non vanno a lavorare il giorno dell'attentato alle torri gemelle e non avvertono nessun “gentile”, dove a far esplodere i grattacieli sarebbero state cariche esplosive dall'interno, dove non c'è traccia delle vittime.
Anche nelle affermazioni dei negazionisti totali è facile trovare cose che lì per lì ti colpiscono. Per fare un esempio, mi è stato mostrato un video, assolutamente ben confezionato, un lavoro da professionisti, in cui si dimostrava, tramite l'analisi dei pixel comparati tra le foto di Osama Bin Laden e Barak Obama, che erano la stessa persona e che la comparsa di Osama era dovuta a introdurre un volto ritenuto poi universalmente noto quando Barak Obama sarebbe sceso in politica per diventare presidente degli Stati Uniti. Io la trovo suggestiva quanto assurda, però intanto ci ho sprecato diversi minuti per confutarla, dovreste vederla: comparazioni millimetriche che ti fanno vacillare.
Provate però poi anche a pensare che visione del mondo presuppone l'ipotetica verità di una simile supposizione, un mondo alla Philip Dick in cui t'impiantano anche un microchip nel cervello per controllare dove vai ogni secondo. Improbabile quindi anche perchè accetta come vero il piano spettacolare che offre il potere, è quindi ugualmente staccato dalla realtà, per questo motivo ce l'ho con chi arricchisce la confusione su un problema così importante.
Sgombrato il campo da ogni tentazione per ipotesi fantasiose, abbiamo le carte in regola per affermare senza equivoci che in tutti questi anni noi abbiamo avuto certezza della presenza di Bin Laden, non della sua esistenza. Tra noi comuni mortali, l'opinione pubblica, nessuno può confermare “si l'ho visto”, ma tutti sappiamo cosa rappresenta.
Quindi anche se non esistesse in fondo al mare il corpo di un tizio che da vivo si chiamava Osama Bin Laden, noi dovremmo comunque interrogarci sul significato che i mittenti del messaggio hanno voluto mandare davvero.
Sono cresciuto in un'epoca in cui i mittenti del messaggio affermavano che il male assoluto era il comunismo, il blocco sociale dell'est. Di certo non erano regimi che si potessero giustificare nelle loro ultime decine d'anni, ma facevano uguale uso della disumanità di chi diceva di combattere in nome della libertà. Oggi che l'immagine del male assoluto è stata spostata disinvoltamente dai mittenti sull'asse religioso musulmano, dobbiamo chiederci da cosa vogliono realmente distrarci i padroni del mondo, i gruppi economici e i loro consigli d'amministrazione sparsi sotto il falso nome di governo delle nazioni che li ospitano, mettendoci contro un quarto della popolazione mondiale. Per questo non dobbiamo cascare nella trappola di andare a vedere le carte su Bin Laden. Il problema non è interessante, perchè se si accetta di giocare al mago Silvan (c'è la foto non c'è la foto, il discorso ce lo fate vedere ma non ci fate vedere il corpo ...) si rischia di dimenticare di porre l'unica domanda che abbia un senso: perchè noi facciamo la guerra ai musulmani? Perchè spariamo 24 ore su 24 agli afghani, agli iracheni, ai Libici?
Quindi il grande circo intorno alla figura di Bin Laden va letto soltanto come il sigillo che un'amministrazione usa vuole mettere sul proprio mandato in chiave di spettacolo, niente di più, troppo poco per permetterci di togliere l'attenzione dalle migliaia di vite che ogni giorno nel mondo vengono spezzate in nome della guerra ai simboli che rappresenta Bin Laden, persone innocenti che con lo sceicco non hanno niente a che vedere, persone che muoiono con mezzo mondo consapevole che muiono per un arbitrio così grave che meriterebbe di veder comparire i governi che lo commettono alla sbarra per Crimini contro l'Umanità.
Dal fatto che ci comportiamo come degli assassini verso persone che non ci hanno fatto niente vogliono distrarci con questa storia di Bin Laden, tutto qua.

Condividi

     

Commenta

ULTIMI POST