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Di: Aldo Semenuk | 15/02/2007
FIUMI DI PAROLE. Fiumi di parole sono stati scritti sulla magia della rappresentazione teatrale, sul fascino del palcoscenico, sul valore simbolico del levarsi del più classico sipario. Oggi, in piena era internet, più che mai gli spazi tra le persone si stanno allargando. E con la possibilità di entrare in contatto con persone che condividono opinioni interessi o vizi simili ai nostri, ma sparpagliate ai quattro angoli del globo, tendiamo a non vedere quanto di bello ci sfiora o ci passa accanto. Qui, nel mondo fisico, in cui mi trovo mentre scrivo, prima di trasformare un mio pensiero in ipertesto, si combatte una battaglia. Una battaglia tra le persone reali e le figurine immateriali che si muovono sugli schermi catodici o LCD. E noi che siamo veri stiamo soccombendo. La vita convulsa di lavoratori ci spinge verso la pigrizia, e la sera fatichiamo a decidere di uscire. Ma è un doppio trionfo della vita quando usciti, ci rechiamo a dare il giusto applauso a vere persone. Figure e personaggi vissuti in carne ed ossa dagli attori del teatro, a pochi metri da noi, che si fermano ad attendere la fine di un applauso a scena aperta (magari trattenendo dietro l'espressione della parte un moto di orgoglio e di soddisfazione). Il Teatro è VIVO amici miei, a pochi passi da noi, e ci aspetta. Ricorderemo a lungo la scena che ci ha fatto piangere, ma quelle lacrime saranno le nostre e quell'applauso che sancirà la fine della scena ci vedrà protagonisti del momento emotivo. E vengono a parlarci di interattività per una soneria del cellulare scaricata a pagamento... Un testo classico o moderno cambia faccia fra le mani del regista fantasioso (domenica ho visto un testo di Eduardo De Filippo musicato con canzoni dei 99 Posse..), ed ogni storia parla un pò di noi. Va bene vedere Daniele Luttazzi e Beppe Grillo, ma a parte loro, quanto tempo è che non entrate in un teatro? Se permettete vorrei invitarvi dalle parti dove sono cresciuto, a Ostialido. Lì c'è un ex cinema che non è diventato sala BINGO, e che porta il nome di un grande attore a cui conosco pochi che non vogliano bene; Nino Manfredi. E al Teatro Nino Manfredi di Ostia, da stasera e fino a domenica 18, è in scena MISTERO BUFFO dell'enorme Dario Fo. Scaricate i dettagli dalla pagina delle rubriche del nostro sitarello così come me li ha inviati il direttore artistico del teatro Felice Della Corte (che ringrazio). Io ha già i biglietti per sabato sera... Ci vediamo là?

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