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Chi mi darà le ali ? Intervista ad Alessandra Celletti

Di: Massimo di Roma | 18/01/2010

Album dopo album continui a stupirmi. L'elegia del cambiamento sarà sempre la ragione dei tuoi lavori ?

Più che l'elegia del cambiamento credo sia l'elelgia della libertà di cambiare. C'è una sottile differenza…

Ho l'impressione che il motore della tua evoluzione artistica trovi il proprio carburante nella tua costante tensione al cambiamento : quanto ci sono vicino ?

Diciamo che sono una persona curiosa e che quindi mi piace cercare sempre qualcosa di nuovo ed esploare nuove possibilità. Non è che mi impongo il cambiamento ma lo assecondo con naturalezza…

Dei tuoi incontri ravvicinati quale è stata la vera "relazione pericolosa" : Debussy, Satie, Gurdjeff, Janacek o Baldassarre Galluppi ?  

Con Satie e Galuppi è stato amore a prima vista, ma niente di pericoloso…con Debussy il rapporto è un po' più conflittuale…con Gurdjieff e Janacek una ricerca profonda…

Più bello giocare con la tua voce o con le atmosfere di Scott Joplin ?

Più bello giocare con la voce…mi da una felicità indescrivibile. Con Scott Joplin ho avuto un approccio molto serio, proprio per cercare di restituire alla sua musica la dignità che lui tanto desiderava e che, mentre era in vita, non gli era stata concessa.

Domanda dovuta data la natura di questa trasmissione : ci racconti le tue sensazioni nell'aver accarezzato Glass e nell'esserti confrontata con un genio autentico qual è Roedelius ?

La musica di Glass mi  ha regalato quella sensazione di libertà di cui parlavo all'inizio…e una volta parlandoci  fu lui stesso a dirmi che "la musica è fluida" autorizzandomi addirittura a cambiare le sue composizioni se ne avessi sentito la necessità. La mia collaborazione con Joachim Roedelius è qualcosa di assolutamente unico e speciale. E' una profonda intesa.

Ti do i miei preferiti tra le tue creature : "Esoterik Satie", "Way out" e l'immenso "Sustanza di cosa sperata". E quelli di Alessandra ?

Assolutamente d'accordo con te. Vorrei solo aggiungere "Chi mi darà le ali": un lavoro nato di getto, un improvviso desiderio di volare dentro i suoni….

Ho adorato il fatto che uno dei tuoi dischi preferiti sia "Alina" di Arvo Part…

Un lavoro semplice e intenso…pochissime note …perfette!

Per concludere : nei tuoi prossimi voli, chi ti darà le ali ?

Sto lavorando ad un nuovo progetto discografico a cui però voglio dedicarmi con tranquillità. Sarà un concept album dedicato ad un personaggio femminile…ci sarà la collaborazione di alcuni musicisti bravissimi….e canterò in alcuni brani dell'album…Non dico di più!  E poi spero di fare altri concerti anche qui in Italia.

Beh le mie domande volevano essere poche, ma  non ce l'ho fatta. In compenso, ti ho evitato la solita domanda su cosa ne pensi di Giovanni Allevi, magari te la faccio la prossima volta...

Massimo Di Roma

 


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