Digitale terrestre: qualche precisazione
Credo sia il caso, viste le celebrazioni in pompa magna di questi giorni, di puntualizzare qualche aspetto di 'sto tanto osannato digitale
terrestre.
D'altronde credo pure di potermelo permettere, visto e considerato che il digitale terrestre io ce l'ho da quasi cinque anni, approfittai infatti della prima sventagliata di agevolazioni, quando ancora il digitale sembrava dover essere avviato ben prima di quanto è poi successo in raltà .
Dunque, credo per una volta di potermi fregiare del titolo di 'esperto della materia'.
Tre i punti da analizzare: ampliamento dell'offerta, crescita del numero di operatori, miglioramento della qualità 'di visione' dei programmi.
Primo: chi e cosa trasmette.
Per il momento la più attiva è Mediaset, che oltre ai canali consueti (anche in versione '+1', coi programmi ritardati di un'ora) ha attivato Iris (film e telefilm, con scarse interruzioni pubblicitarie) e Boing
(destinato ai ragazzini). Oltre a questi, Mediashopping, canale di televendite. Il resto, vale a dire la maggior parte dell'offerta, è affidata ai pacchetti 'Premium' a pagamento.
Poi c'è la Rai, che ha invece attivato Rai 4 (film e telefilm), Raisport, RaiNews 24, RaiGulp (cartoni animati et similia) e, da qualche mese,
RaiStoria (il più interessante, perché interamente fondato su materiale di archivio).
Telecom si limita a riproporre La 7 e MTV, con l'aggiunta di QOOB, canale dedicato alla musica 'indipendente' e a cortometraggi.
Ultimamente è apparsa una serie di canali contraddistinta dalla sigla 'TIMB' (Telecom Italia Media Broadcasting), nessuno dei quali però
ancora attivo. Per un certo periodo è stata lanciata l'offerta a pagamento 'La7 Cartpiù', poi passata a Dahlia (di orgine scandinava), che oltre al calcio di serie B ha una programmazione dedicata a chi ama gli sport estremi, l'erotismo e l'hard-core.
Per il resto, abbiamo i due canali SportItalia (programmi di punta: i campionati di calcio brasiliano e argentino e il basket NBA), ClassNews (come dice il nome, legata al 'Gruppo Class'), BBC World e Fr 24 (interessanti all news, la prima in inglese, la seconda in francese, utili per sapere cosa succede al di fuori dell'orto italico sul quale sono concetrati i tg di casa nostra), Coming Soon Television (informazione cinematografica), AllMusic, Sat 2000 (la rete della CEI), Repubblica TV (con una programmazione di circa 3 - 4 ore, poi replicata in varie fasce della giornata).
A questi si aggiungono, qui a Roma, un pugno di canali locali: la più attiva è Super3, che oltre alle rete tradizionale ha lanciato un canale tutto cinema e uno che ritrasmetti i programmi di SuperTennis (la tv della Federazione Italiana), oltre a un canale di televendite.
Vi si aggiungono poi un'altra decina di canali (tra gli altri, i 3 attivati da IdeaTv, Teletuscolo, Europa TV), che ripetono più o meno i palinsesti analogici. Di un certo interesse un 'Jazz channel' che trasmette vecchie esibizioni, purtroppo il materiale non è molto.
Teleroma 56 e T9, entrambi con quattro canali a testa, trasmettono per il momento solo in notturna, a livello sperimentale, così come altre reti locali romane. Negli ultimi giorni anche l'emittente vaticana Telepace ha attivato due canali già visibili, e altri 3 - 4 'da riempirie'. Sul digitale terrestre trasmettono anche i canali radiofonici Rai, più alcune radio commerciali delle più note. Al momento un solo canale 'di servizio' che dà l'accesso ad informazioni al cittadino di alcune regioni.
Tutto questo per rispondere al primo interrogativo: il digitale terrestre allarga l'offerta? La risposta è senz'altro si. Attualmente, se si vuole evitare di guardare le solite scempiaggini offerte dalle reti generaliste in prima serata, si può. Rai4 e Iris in particolare trasmettono a orari 'comodi' film che normalmente passerebbero alle due di notte.
Nonostante questo, però, è innegabile che un vero e proprio ampliamento dell'offerta è accessibile solo mediante i canali a pagamento di Mediaset.
Ora, a dircela tutta, se parliamo di rapporto prezzo / qualità / quantità , nel settore della tv a pagamento Sky è ancora più conveniente.
Certo il digitale terrestre offre maggiore 'comodità ' non essendo necessario far venire a casa gente per montare parabole, far passare cavi per casa, etc...
Ampliamento di offerta, ok. Ampliamento del numero di soggetti che trasmettono: ko, verrebbe da dire. Attualmente il digitale terrestre offre un'essenziale replica del duopolio analogico. Gli unici veramente nuovi ad entrare mettendo in campo una certa 'potenza' sono stati quelli di Dahlia, che però trasmettono unicamente a pagamento. Veniamo all'ultimo, e più importante punto: la qualità della ricezione. Perché è qui che secondo me c'è stata poca e onestà e si rischiano proteste e malumori.
Il discorso è questo: a parità di strumenti, il digitale terrestre offre sicuramente una qualità di immagine migliore.
Il problema però è che nelle case italiane esiste una enorme gamma di 'situazioni di partenza' diverse: a partire dai televisori. La qualitÃ
dell'immagine digitale su un televisore di vecchia generazione' sarà sempre inferiore di quella offerta da un LCD, o da un plasma.
Il secondo, e più importante è però quello dell'antenna. Nessuno infatti sottolinea che il nuovo segnale sono pur sempre le 'solite' antenne. Allora, la questione è questa: per i televisori collegati alla centralizzata, dovrebbe essere tutto ok. I problemi nasceranno con gli altri, quelli che funzionano con la loro 'antennina'. In questo caso, cambia poco nella ricezione dei canali: i canali che con questi televisori venivano ricevuti male, continueranno a essere ricevuti male: al posto della 'neve', o dell'immagine disturbata, si avrà una completa assenza di segnale, piuttosto che un'immagine frastagliata e accompagnata da degli 'stridii' del suono del tutto insopportabili. Anche in questo caso, quindi, cambiando da un canale all'altro si sarà costretti a modificare la posizione dell'antenna.
Il paradosso anzi, è che mentre coi vecchi televisori un canale un pò 'annebbiato' riusciva magari un pò comprensibile, col nuovo sistema
l'immagine scomposta e soprattutto gli 'scrocchi' sono talmente fastidiosi da rendere tali canali inguardabili. Questo però nessuno lo dice, e anzi il digitale terrestre viene fatto passare come un sistema attraverso cui d'incando ogni canale dell'etere verrà visto meravigliosamente.
La 'bufala' in questi giorni taciuta è insomma proprio questa. Oggi si parla di RaiDue e Rete4, che hanno tutto sommato un segnale adeguato.
Quando però da novembre in poi si comincerà a parlare di 'passaggio totale', ne vedremo delle belle, assisteremo probabilmente a ondate di
lamentele e tanti 'cascheranno dal pero', mentre dall'altra parte si dirà che erano 'inconvenienti previsti'.
Invece di mettere in moto tante fanfare e organizzare tanti 'eventi', sarebbe magari il caso di chiarire preventivamente certi punti. Io per conto mio ho cercato di farlo qui, e spero di essere stato utile.