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Una volta a Villa Pamphili ci andavano i Soft Machine....

Di: Francesco Dell'Ombra | 12/06/2009
Sono nato a poca distanza da uno degli ingressi di Villa Pamphili. Prendere il pallone ed andarci a giocare fino al tramonto era una delle principali attività della mia infanzia. Ma Villa Pamphili evoca in me non solo ricordi dell'infanzia, ma anche uno degli eventi che caratterizzò musicalmente i primi anni settanta a Roma e non solo.

Infatti nella villa si tenne nel 1972 e nel 1974 il Festival della musica pop, pomposamente rinominato la Woodstock Italiana. Non sarà stata una vera Woodstock ma nei tre giorni dal 25 al 27 maggio 1972 si alternarono gruppi inglesi come Van Der Graaf Generator, Hawkwind e iil meglio del progressive italiano: Banco, Osanna, New Trolls, The Trip ed altre decine di gruppi, per otto ore di musica al giorno.
Il festival si ripeté nel 1974 a settembre per altri tre giorni. Ho trovato su Internet cosa riportava il quotidiano di Roma Il Messaggero del 22 settembre 1974: “....Oggi saliranno sul palco lungo cinquanta metri, tra gli altri, gli « Amazing Blondel », Richard Benson, la « Spirale », la « Preghiera di Sasso », James Jotti, i « Camisasca ». Domani i « Soft Machine », quattro inglesi che da quasi dieci anni sono tra i capifila del pop-jazz d'avanguardia...” .
Niente male per un festival di musica pop.... In quelle due edizioni furono presenti oltre centomila persone, e sentite cosa dice ancora Il Messaggero a tal proposito: “.....Una folla coloratissima, ma disciplinata più che mai. Nessuna esibizione fuori programma, nessun bisogno della polizia. .....”
E' vero come dice Flavia che sono un vegliardo, ma ero ancora troppo piccolo per andare a vedere quei concerti: Ma, c'è un ma. Infatti la piccola ombra dalla finestra della sua stanza sentiva distintamente la musica che proveniva dalla villa, musica che andava avanti fino a notte inoltrata, altro che carosello dopo cena.
Il massimo per me accadde quando mio padre dopo avere ascoltato per un po' quella musica, piazzato sulla sua sdraio in terrazzo, decise di andare di persona a vedere, forse per capire perchè quei suoni fossero così distanti dal suo Jazz, ed ovviamente mi portò con se. Ricordo solo un palco immenso al centro della spianata, suoni, ragazzi, ragazze in minigonna (wow), sacchi a pelo al posto del prato, musica assordante, tanto fumo e scoprire che in fondo i temibili capelloni non erano affatto tali.....anzi.
Chissà magari senza saperlo ho assistito ad un concerto dei Soft Machine prima di Flux e non lo sapevo.
Adesso torniamo ai giorni nostri e cosa troviamo?

Di Musica, a Villa Pamphili. Non se ne fa, degna di questo nome, da almeno trenta anni, ma direi che possiamo tranquillamente estendere il giudizio a tutti i luoghi musicali di Roma

Inoltre in questi giorni Villa Pamphili è in stato di guerra con polizia in tenuta anti sommossa a tutti gli ingressi, elicotteri che sorvolano la zona, polizia che interrompe le partite di pallone nei prati, è risaputo infatti che il calcio è un chiaro esempio di manifestazione terroristica. Tutto questo perché un colonnello ha deciso di piantare la sua tenda nella villa….
A tal proposito ricordo che mio cugino (l'hippy che mi ha fatto ascoltare il mio primo disco) quando veniva a trovarmi a Roma, voleva andare a dormire in tenda a Villa Pamphili ma tale desiderio gli fu negato dai vigili.......Perchè il colonnello si e Tommaso no?
Forse perché lui (mio cugino) cammina sull'acqua ed il colonnello no?

Ma un colonnello merita tutta questa accoglienza, non fosse per altro per le perle di saggezza che ci stà riservando, cose del tipo: Gli USA sono come Bin Laden. Ed ora chi lo dice all’amico Mr Obama I presume…. Oppure il colonnello che si presenta con al petto la foto dell’eroe anti Italiano. Suggerirei al Silvio nazionale, di recarsi in amicizia dalla Merkel con una foto della strage di Stazzena…..
Francamente temo per il prossimo incontro del colonnello con il ministro Carfagna….

Le proteste nel quartiere? Sì, qualcosa, qualche volantino, ma se ascoltate i giudizi al bar, sono per lo più divertiti ed incuriositi, chi dalla tenda beduina del colonnello, chi si chiede se è qui per acquistare la Roma, chi si chiede se dorme con tutte le sue mogli, chi è attratto dall'interesse voyeuristico per le sue amazzoni. Ma ci pensate ? Le amazzoni di scorta, chissà quali pensieri avranno scatenato al Silvio nazionale.

Se provi a ricordare alle persone, che da una parte c'è un colonnello e dall'altra chi dice di volere riscrivere i libri di storia, ma mai citando i crimini e le stragi italiane in Africa, se, dicevo, ricordi questo allora parte l'accusa: Comunista tu sei Comunista !! Comunista a me…..da rabbrividire


Facevano molto più paura alle persone i capelloni, fa molto più paura la musica in una villa che un colonnello, perchè la musica ti mette in moto il cervello, un colonnello no.


E dove sono i vescovi italiani ? La destra ? La sinistra ? E gli italiani cacciati dalla Libia sono diversi da quelli cacciati da Tito, orgoglio di questa destra ? Tutti tacciono in nome di un accordo commerciale tra l’Italia ed il colonnello da decine di miliardi di euro, accordo fatto sulla pelle di migliaia di migranti.
Forse il Principe de Curtis direbbe vedendo quello quanto stà accadendo: Siamo uomini o Colonnelli ?

E pensare, per finire, che sempre mio padre mi raccontava con orgoglio di come Villa Pamphili fosse stata espropriata dallo stato per dare un grande spazio verde alla collettività.
Papà non lo sapevi ma anche tu eri un Comunista.

Molto meglio tornare a camminare sull’acqua insieme a Tommaso, schiacciando foruncoli e guardando la luna di giugno, che assistere a tutto ciò.

“Don't believe anything I say.”
Timothy Leary



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