CONSIDERAZIONI ELETTORALI
In giornata sapremo finalmente i risultati di 'ste famose elezioni: l'unica cosa di cui sono contento è che finalmente, forse, si smetterà di parlare delle serate e delle vacanze di Berlusconi, e magari ci si concentrerà su cose un pò più importanti... Non che certe 'condotte' non debbano essere tenute in conto, ma mi pare che tutta 'sta tiritera abbia molto fatto il gioco del Premier, in un Paese dove è ancora molto radicata la morale delle pubbliche virtù e dei vizi che certo, devono rimanere privati, ma quando vengono alla luce 'che vuoi che sia'...
Un PDL oltre il 40%? Un PD sotto al 30? Di Pietro e soci oltre il 10? Mi sbaglierò, la l'aria è questa. E forse così il PD la capirà , finalmente...
Non vorrei dire 'mal comune, mezzo gaudio', ma mi pare che non solo in Italia tiri una brutta aria, per la cosiddetta 'sinistra': in Olanda avanzano addirittura gli xenofobi, in Francia Sarkozy sembra destinato a conservare il consenso; i laburisti, scandali a parte, sono in fase discendente e Zapatero subirà gli effetti della situazione economica degradata dalla crisi.
Se la sinistra pare destinata a perdere un pò ovunque, beh, un motivo ci deve essere. Non credo dipenda solo da una coincidenza: certo, i motivi alla base della sconfitta sono diversi, ma credo che un qualche filo conduttore ci sia.
Non voglio addentrarmi in discorsi sull'identità , la storia, il presente, etc... anche se credo c'entrino molto: mi limito a osservare i dati di fatto, che parlano di una incapacità di rappresentare un'alternativa vincente. Forse è una questione di periodo storico: di paura in giro ce n'è tanta, per tanti motivi, e in queste fasi la destra che offre 'ordine' 'rigore' 'sicurezza dei confini della propria caverna' è destinata ad avere la meglio. Allora, forse, senza stare tanto a farsi il sangue amaro, è il caso di aspettare serenamente che questa fase passi e un'altra meno plumbea ne cominci. Certo, un'effimera consolazione.