LA POLITICA ITALIANA TRA ARNESI E VELINE
Tutto il calderone sollevato dalle ipotetiche candidature del PDL alle europee, ulteriormente pepato dalle appassionate dichiarazioni della
signora Berlusconi potrebbe, se non altro, stimolare un dibattito costruttivo sui modi di selezione della cosiddetta 'classe politica'
italiana.
Lo scontro in questi giorni si è ridotto a 'veline' contro 'arnesi'.
Veline sono definite le giovani e belle candidate provenienti dal mondo dello spettacolo sul cui inserimento nelle liste del PDL si è tanto vagheggiato in questi giorni (peraltro senza che le intenzioni di Berluscon fossero chiare: candidature 'reali' o solo di 'bandiera', esclusivamente volte al raccoglimento di voti?).
'Arnesi' sono stati definiti dallo stesso cavaliere certi candidati del PD, suo quale diversi esponenti dello stesso partito hanno avuto da ridire, guidati da gente in odor di casa di riposo (l'ex Ministro Berlinguer), o da chi, come Cofferati, ha smentito certe sue lapidarie affermazioni di qualche mese fa, trovandosi poi in queste ore in una situazione molto imbarazzante, vista la recente condanna per comportamento antisindacale.
Pur essendo lontane anni luce, le due categorie sono accomunate dal processo di scelta, in entrambi i casi dall'alto, senza un minimo dibattito non dico di fronte all'elettorato, ma nemmeno davanti agli iscritti dei relativi partiti. Differiscono, certo, sui parametri: da una parte si scelgono belle ragazze per dare un'immagine fresca nuova e giovanile, dall'altra vecchi mestieranti per dare un'idea di esperienza e di professionalità .
L'ironia, e anche lo sdegno che circondano le 'ipotetiche parlamentari - veline' nascono soprattutto dal fatto che a sceglierle è stato chi in questi anni sembra aver mostrato di avere un'idea abbastanza 'materiale' degli
individui di sesso femminile.
La presentazione di attricette e presentatrici alle elezioni equivarrebbe più o meno all'esposizione di prosciutti nelle vetrine dei salumieri, sulla scorta di quanto già avviene in televisione.
Eppure, tutto sarebbe diverso se a queste venisse messo un microfono in mano e gli si chiedesse di mostrare che in fondo la scelta è stata motivata anche da motivazioni extra-estetiche. Insomma: se le veline mostrano di avere un cervello e delle idee, perché no?
Il problema sta tutto nel fatto che al momento questo non sembra essere il caso...
Ragionamento opposto nell'altro schieramento dove le candidature devono essere scelte col bilancino, per accontentare l'una e l'altra area di pensiero del partito, e così si finisce fatalmente per scegliere consumati professionisti. L'obiezione è speculare: ma chi dice che uno come Berlinguer, ultraottantenne, sia ancora in grado di svolgere adeguatamente quella funzione (che peraltro richiede continui
spostamenti)? Diverso il ragionamento per uno come Cofferati, sul quale è semmai il caso di chiedersi se, dopo anni di politica, abbia
ancora lo spirito per portare avanti delle idee, o non finirà magari per scaldare la poltrona a Bruxelles.
Il nocciolo della questione è insomma che le 'veline' non possono essere considerate incapaci a prescindere e per contro gli 'arnesi' non possono essere giudicati 'bravi senza se e senza ma' solo in base alla carta di identità , o agli anni di militanza politica.
Così come potrebbe anche essere che il mio macellaio se seduto in Parlamento si potrebbe dimostrare uno statista di valore assoluto...
E'la selezione, che conta, e fino a quando questa avverrà in fumose sale riunioni (o come sembra suggerire qualcuno, in camera da letto...), mi sa che di risultati ne vedremo pochini.
Negli anni, già il fatto che si sia creata una classe politica che si autoalimenta (a cominciare dalle federazioni giovanili, fino ai più alti livelli) ha finito per escludere quasi del tutto le persone 'normali' dalla possibilità di accedere alla politica (della serie: in Italia se vuoi fare politica devi cominciare a 14 anni, altrimenti ti troverai ogni strada
sistematicamente bloccata).
L'affermarsi di metodi di scelta 'dall'alto' ha ulteriormente aggravato la situazione. Insomma, veline e arnesi andrebbero pure bene, ma che almeno siano scelti dal basso, dopo aver dimostrato di avere realmente idee e progetti da mettere in pratica, invece che lasciare il persistente sospetto che per un motivo o per l'altro, siano scelti per
tutt'altri motivi...