Darwin Day 2009

-- I preti delle varie sette religiose temono il progresso della scienza come le streghe temono l’approssimarsi dell’alba, e guardano con fiero cipiglio il fatale araldo che annuncia la ridistribuzione delle truffe di cui vivono--

Questa citazione non è ad opera di qualche ateo comunista, come verrebbe probabilmente appellato colui che la pronunciasse in questo momento nel triste paese in cui viviamo, ma è opera di Thomas Jefferson, terzo presidente degli Stati Uniti d’America, ed è a mio modo di vedere una perfetta sintesi di quello che rappresenta la religione: una forma di superstizione.

Cosa c’entra questo preambolo con Darwin? E perché è importante ricordare che oggi è il bicentenario della nascita di Darwin? Tanto che dal 1995 il 12 febbraio è stato proclamato in tutto mondo Darwin day ? Perché la sua teoria, o meglio le sue scoperte scientifiche, suffragate da verifiche successive, possono dare un colpo mortale alle religioni ed a tutti i suoi predicanti, non perché la teoria evoluzionista sia più rivoluzionaria di altre scoperte scientifiche, si pensi alle scoperte della fisica da Newton in poi, ma perché è tra tutte le rivoluzioni scientifiche una delle più comprensibili a tutti, a quei tutti a cui la religione parla arrogandosi il diritto di essere l’unica depositaria della verità ultima. Sir Charles Darwin rappresenta l’emblema della lotta tra Superstizione e Razionalismo. Le sue scoperte andrebbero spiegate facendo capire non solo la teoria della evoluzione in sé e per sé, ma le profonde ricadute cha tale teoria ha sulla nostra società. Non è un caso, secondo me, che oggi sia di nuovo in corso una guerra tra evoluzionisti ed i così detti neo-creazionisti, e non è ancora un caso che dalla parte dei creazionisti si sia schierato a suo tempo l’ex presidente americano Bush.

Provate a chiedere ad un seguace di una qualsiasi religione terrestre (cronache marziane docet, caro Ubik) cosa comporti il fatto che tramite il metodo scientifico si sia dimostrato che esiste un filo comune che lega l’homo sapiens alle prime catene di proteine, o che non esiste prova di intervento divino nella formazione della vita e dell’universo, o che la vita non è una singolarità terrestre ma una probabilità statisticamente rilevante su scala cosmica. Che quindi di conseguenza, tutti i testi sacri di qualsiasi religione, sui quali le religioni stesse basano le loro predicazioni e liturgie, sono infondati e fallaci. Nella migliore delle ipotesi vi risponderanno che non si può, tramite la scienza, provare l’esistenza di Dio, e che tali testi hanno o avevano, un valore educativo o divulgativo, ed inoltre che esistono dei dogmi cui un buon credente deve credere appunto…. Ma la domanda fondamentale è sempre la stessa: chi ha definito quei dogmi ? E perché un dogma pronunciato da un Papa o da un Ayatollah ha meno importanza del mio dogma , del mio Dio o del mio Gesù personale? A queste domande si risponde con altri dogmi, la trinità, la madonna, lo spirito santo, il viaggio alla mecca. Salvo poi cambiarli nel tempo, rinnegarli o spesso farne bandiera per una delle tante guerra di religione.

In tutto questo la lezione di Darwin è fondamentale e rivoluzionaria al tempo stesso, perché afferma che attraverso il metodo scientifico ed il razionalismo si può dare una spiegazione alla vita, all’universo stesso, in barba a tutte le religioni. Perché la teoria dell’evoluzionismo è una teoria scientifica, redatta in base a metodi scientifici. Ed il metodo scientifico afferma che per confutare una teoria, non ci si può appellare ai dogmi o alla religione, per confutarla servono prove, controprove e nuove teorie, che a loro volta avranno bisogno di prove e controprove. E tutto ciò vale sia se parliamo di Darwin, di Newton o di anti materia, che di cellule staminali o di morte cerebrale.

Non basta godersi la bellezza di un giardino senza pensare che ci siano le fate in ogni angolo? (Richard Dawkins)