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L'anatema cattolico-integralista di capodanno

Di: The Moonchild | 05/01/2008

Il 2008 italiano si apre rilanciando sorprendentemente la dialettica sullo stato laico e i diritti civili.

Il fronte cattolico-integralista ha infatti pensato fosse indispensabile per le sorti della collettività nazionale inaugurare l'anno mettendo addirittura in discussione la legge sull'aborto ....

Si tratta di una tematica che in qualsiasi altro Paese europeo, con le sporadiche eccezioni, forse, di Polonia ed Irlanda, apparirebbe del tutto estemporaneo e fuori dal tempo ...

Eppure, in Italia la questione della laicità rappresenta il vero elemento di criticità nella concezione della democrazia, creando spaccature ed imbarazzi, specialmente nell'area della sinistra riformista.

Oggi, si può dire che rappresenta una minaccia per la sopravvivenza del Governo più l'intransigenza controriformista dei Teo-Dem guidati dalla Binetti del risentimento stizzito di Lamberto Dini sulle scelte programmatiche ....

Ma, al di là delle considerazioni sull'opportunità di mantenere un sistema elettorale che consegna nelle mani di una Binetti, di un Bordon o di un Turigliatto o di un qualsiasi altro senatore le sorti del Governo, c'è un'altra considerazione forse ancor più significativa .....

Ma che razza di Paese è quello dove, anzichè lavorare per il diritto alla salute e all'autodeterminazione delle donne, per la costruzione di una scuola pubblica plurale e culturalmente aperta, per la libertà di ricerca e scienza, per il riconoscimento delle nuove forme di famiglia, per l'allargamento dell'area dei diritti civili e dei fattori di modernizzazione civile ...... si preferisce lanciare l'"anatema di capodanno" contro diritti acquisiti nel secolo scorso ...... ?

 


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