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Oggi 13 novembre 1981, viene pubblicato il quinto ed ultimo album dei Japan, Tin Drum.
Raggiungerà la 12ª posizione nella classifica UK.
Prodotto dalla Virgin, è considerato il miglior lavoro della band.
Vengono estratti 4 singoli su un totale di 8 tracce:
"The Art of Parties "
" Visions of China "
" Ghosts "
"Cantonese Boy"
Tra questi, il singolo che riscosse più successo fu il brano minimal Ghosts.
Il 6 settembre 2011, BBC Radio 6 Music ha assegnato a Tin Drum il premio "Goldie" per il miglior album del 1981.
Tin Drum è una sorta di concept album, anche se piuttosto disgiunto, incentrato sulle riflessioni del cantante
David Sylvian
relative alla Cina comunista. È piuttosto ironico che una band chiamata Japan, e la cui musica spesso prende in prestito aspetti degli stili musicali e visivi di quel paese, crei un' opera sulla Cina. Mentre alcune canzoni toccano solo delicatamente questi temi, altre sono immerse nella cultura popolare cinese, dai testi che parlano dell'Armata Rossa e le risaie all'uso di strumenti, voci e strutture temporali asiatiche in brani come Talking Drum e Still Life in Mobile Homes.
Tin Drum è sicuramente impregnato di una sorta di misticismo orientale, attraverso il trionfo lirico e musicale dei Japan, L'intero album mostra l'incredibile lavoro di basso di @Mick Karn e il talento vocale di Sylvian, ma tutti i musicisti inclusi in questa pubblicazione sono molto abili.
È audace fin dall'inizio, dato che The Art of Parties apre il disco con il sassofono scoppiettante, le percussioni e le linee di basso traballanti tipiche di Mick Karn.
Poi arriva la splendida voce di Sylvian. Brani come "Talking Drum" definiscono il contesto: la Cina, o almeno l'Asia, con le percussioni tradizionali (Steve Jansen), canti e testi relativi alla vita cinese. Eppure, nella lussureggiante strumentale Canton, l'ingresso dei freddi sintetizzatori e uno stile pop-rock, ci riportano all'era moderna.
Il suono asiatico si allea a quello europeo, e le due sensibilità si incontrano, tra tradizione e modernità.
La splendida Still Life in Mobile Homes inizia come una riflessione meditativa sugli stili di vita nomadi della popolazione fluviale cinese. È un pezzo rock eseguito con la fidanzata di Sylvian, @Yuka Fuji, che canta su tamburi a scatti e l'onnipresente basso stravagante di Karn.
Tuttavia, le due tracce che spiccano di più in Tin Drum sono l'epica Sons of Pioneers e il singolo Ghosts.
La prima è una canzone visionaria profondamente evocativa. Sylvian canta le immagini della lunga marcia di Mao, le verdi colline e gli isolati deserti, le schiere di truppe e i villaggi solitari, ma anche la disperata solitudine di questi pionieri. Un maestro nel dipingere con le note la malinconia di questo quadro orientale, Sylvian offre a Sons of Pioneers la meravigliosa visione di un soldato errante,che all'ascolta risulta essere vivida come la lettura di un romanzo o la visione di un film.
In Ghosts, prende il sopravvento la sua sensibilità artistica europea. È una canzone più personale, il ritratto sentito di un uomo afflitto da dubbi sconvolgenti, impostato su sintetizzatori tristi, xilofono inquietante ed effetti sonori particolari.
Ghosts è stata la canzone che alla fine ha portato i Japan alla massima popolarità diventando uno dei 5 migliori successi nel Regno Unito. Ma fu pure profetica nel suo titolo; i Japan, che finalmente ottenevano il successo tanto meritato, in realtà stavano per sciogliersi.
L' anno successivo a Tim Drum, nel1982, i Japan intrapresero un lungo tour e subito dopo David Sylvian scioglierà la band (per motivi anche personali) e si trasferirà in Giappone dove approfondirà i suoi interessi su arte, fotografia e ovviamente musica, iniziando una brillante carriera solista.
In Tin Drum i Japan raggiunsero la perfezione musicale.
Ogni ascolto apre nuove percezioni uditive e rivela nuove intuizioni nei singolari testi di Sylvian.
1.Art Of Parties
2.Talking Drum
3.Ghosts
4.Canton
5.Still Life In Mobile Homes
6.Visions Of China
7.Sons Of Pioneers
8.Cantonese Boy