In occasione della seconda edizione del Rome Psych Fest, che avrà luogo presso i locali del Monk, abbiamo avuto il piacere di intervistare uno degli organizzatori della manifestazione, Fabio De Marco, al quale abbiamo posto qualche domanda per capire di più del dietro le quinte di quella che, pur essendo solo al secondo anno, è già uno degli appuntamenti importanti nell'agenda musicale della capitale.
RR.to:
Come nasce l'idea del RomePsychFestival ?
FDM:
E' nata qualche anno fa, facendo il promoter di professione( per DNA Concerti ndr.), frequentando i vari festival in giro per l'Europa, come il Liverpool Psych Fest, ma anche prendendo ispirazione da diverse serate a tema, sia all'estero che anche in italia, con il supporto del Monk ed assieme a Valerio Mirabella, è appunto nata l'idea di presentare la psichedelia in diverse forme d'arte, non solo musica quindi ma anche visual e poster art .
RR.to:
La denominazione "Psych"la intendete anche riferita ad un certo modo di essere alternativi o è inderogabilmente associata al genere musicale?
FDM:
Dagli anni 60 in poi la psichedelia ha assunto talmente tante di quelle forme che ognuno può ci vedere più e più aspetti.
Per quello che riguarda noi, si parte da visual che rendono l'idea di trip fino alla musica, l'ambientazione, tutto il contesto.
In più stiamo cercando di caratterizzare il tutto anche con un recupero della psichedelia made in Italy degli anni 70, ad esempio con Andrea LaszloDe Simone, che sarà tra i protagonisti di questa seconda edizione.
RR.to:
Quanto è difficile organizzare una rassegna di questo tipo in Italia e, soprattutto, a Roma?
FDM:
Questo è uno dei nodi cruciali per chi come noi, si occupa di organizzazione eventi non certo mainstream.
In questo momento storico è difficile anche fare concorrenza ad una scena che è perlopiù occupata da artisti che, ad esempio, cantando in italiano, sono più facilmente fruibili rispetto allo Psych, al Garage ma anche sorprendentemente all'Indie di stampo internazionale.
RR.to:
Pensi che il festival possa contribuire all'ardua impresa di allargare la platea per questo tipo di eventi, che a Roma forse è un pò troppo circoscritta?
FDM:
E' uno dei nostri obbiettivi.
Lavoriamo tutto l'anno anche con singole serate contraddistinte dalla nostra organizzazione, ad esempio Zombie Zombie e Woods tra le più recenti, per cercare di formare una sorta di coscenza artistica e, di conseguenza, una scena cittadina.
RR.to:
Quanto tempo prima avete iniziato ad organizzare questa seconda edizione, considerando il fatto che nella line-up 2017 figurano anche diversi nomi di primo livello?
FDM:
Al termine della prima edizione, che si svolse in un differente periodo, inizio Ottobre 2016, abbiamo pensato di intercettare le formazioni americane che, solitamente, si spostano in Europa non prima di Novembre, oltre che per le loro singole tournee, anche per partecipare ad altri festival già consolidati nel vecchio continente, da qui la scelta su Liars e Moon Duo, appunto americani.
Oltre a questo c'è anche un fitto scambio di informazioni con gli altri eventi all'estero, che si svolgono in questo determinato periodo dell'anno, per avere notizie utili sulle varie e possibili presenze.
Si può quantificare in 10 mesi prima per la scelta delle date e 6 mesi prima per la composizione della line-up.
RR.to:
La cosa che più ti ha dato soddisfazione nella prima edizione del 2016?
FDM:
Sicuramente il fatto che siamo riusciti a far rispettare gli orari degli spettacoli come da programma.
Dovrebbe essere una cosa scontata ma nella realtà dei fatti non è sempre stato cosi.
RR.to:
Una domanda "personale". Le tue preferenze/influenze musicali?
FDM:
Per rimanere nel genere, tra i contemporanei sicuramente Brian Johnstone Massacre, mentre tornando indietro con gli anni Spacemen 3 ed anche Spiritualized, soprattutto le prime produzioni.
RRto:
Riesci a goderti i concerti durante il festival o gli impegni sono troppi fitti?
FDM:
In linea di massima proviamo sempre ad organizzarci in modo da poter almeno vedere 15/20 minuti per live, salvo imprevisti chiaramente!
RR.to:
Per concludere questa piacevole chiaccherata, un suggerimento su quello che, per te, sarà un live da non perdere tra i tanti in programma.
FDM:
Sicuramente, non considerando gli headliners, Andrea Lazslo De Simone che è stato autore di uno dei dischi italiani più riusciti del 2017, ed avendolo già visto a Torino, posso assicurare che si tratta di un tuffo nelle radici della psichedelia italiana, tra l'altro sarà la sua prima volta dal vivo a Roma.
http://www.romepsychfest.com
Programma:
17/11/2017
Liars
Andrea Laszlo DeSimone
Rainbow Island
The Underground Youth
JuJu
Matteo Vallicelli
Happy Meals
18/11/2017
Moon Duo
Lali Puna
MALIHINI
New Candys
Sonic Jesus
uBiK
BLACK SNAKE MOAN
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