Congiunzioni astrali incredibilmente propizie portano ancora una volta tra noi il Korriere Kosmiko, il messaggero di notizie e chicche selezionate per voi dall'immenso calderone della Rete. Chissà cosa ci racconterà stavolta?
Torna tra noi anche Scott Walker. La 4AD farà uscire il 3 dicembre prossimo Bish Bosch, un album contenente 9 tracce dalle ispirazioni più disparate e, diciamolo pure, stralunate. Ci sono riferimenti allo stare seduti in cima ad un alto palo (cosa apparentemente di moda agli inizi del XX secolo), ad un nano marrone sub-stellare (sic) e ad un buffone di nome Zester che allietava la corte di Attila (chissà se era una corte nomade a cavallo...).
Tra i musicisti che hanno partecipato alla produzione e che compaiono nelle note di copertina possiamo citare BJ Cole alla chitarra steel hawaiana, più altri che non nominerò al machete, alle nacchere e al corno di ariete. Davvero.
Non sono proprio sicuro di comprarlo a scatola chiusa...
Ricompare, ahimé solo indirettamente, anche il grande Mark Hollis, indimenticato frontman dei Talk Talk. Hollis, dopo il suo unico lavoro solista del 1998, il magnifico Mark Hollis, aveva mantenuto un profilo pittosto basso. Nel 2010 aveva composto la colonna sonora di un film, The Peacock. Ora Brian Reitzell, il batterista dei Redd Kross che aveva partecipato a quelle registrazioni, userà un brano di quella colonna sonora, ARB Section 1, per un dramma televisivo americano, Boss, di cui cura le musiche. Mr Reitzell spera di poter usare anche altre composizioni di quella colonna sonora.
Chi tra i nostri sei lettori si diletta di composizione e ha meno di trent'anni alla data del 16 novembre potrà tentare il grande salto, partecipando alla gara per accaparrarsi una commissione del Kronos Quartet, che include uno schema di mentoring. In ballo ci sono 5000$ per coprire le spese di viaggio e alloggio per una residenza e per le prove di esecuzione della composizione, che verrà per di più registrata. Il vincitore verrà annunciato entro il 31 marzo 2013. Bando di gara e iscrizione sul sito del Kronos.
È proprio vero che il rock mantiene giovani. I miei amatissimi The Ex, gruppo olandese sempre sempre pieno di energie, celebreranno il loro anniversario numero 33 e 1/3 con 3 (e come poteva essere altrimenti) serate al Café Oto in quel di Londra. Tra i tanti ospiti i Brass Unbound, collaboratori abituali che comprendono Ken Vandermark, Wolter Wierbos e il nostro grandissimo Roy Paci (non sarà invece della partita Mats Gustafsson, magari perché impegnato con i Fire!). Ci saranno ovviamente musicisti etiopi non ancora confermati. Più una schiera di improvvisatori che abitualmente bazzicano quella scena come Steve Beresford, Anne-James Chaton, John Butcher et al. Per chi volesse organizzare il viaggetto, le date sono dal 29 novembre al 1 dicembre.
Ed è purtroppo anche sempre vero che la cultura e l'arte italiana sono più apprezzate all'estero che da noi. La Precinct Books ha pubblicato un breve saggio di Ferruccio Busoni, fondamentale pianista e compositore italiano che ha avuto tra i suoi allievi Sibelius, Schoenberg e Varèse. Il libbriccino, intitolato Sketch Of A New Aesthetic Of Music, fu pubblicato nel 1907 in Germania con il titolo di Entwurfeiner neuen Aesthetik der Tonkunst. Qui è tradotto da Pamela Johnston e contiene anche un epilogo poetico composto da Busoni per la moglie. Anche se scritto in uno stile poetico e romantico, il saggio affronta in 96 pagine temi visionari, come la Musica Infinita e i primissimi strumenti a tastiera elettrici. Costa solo 6£, ma se girate bene la Rete vedrete che l'opera è di dominio pubblico. Io comunque premierei la coraggiosa casa editrice. Due citazioni per aprire l'appetito: "Ogni tono è al centro di incommensurabili cerchi"; "La musica è nata libera e un giorno riconquisterà la sua libertà. Quello è il suo destino".
Non so perché, ma una volta avrei fatto un salto sulla sedia a questa notizia: oggidì invece la cosa mi provoca appena una reazione del tipo "Ah, ok." Brian Eno ha appena rilasciato una app (sapete, quei softwarini che fanno cose) musicale che si chiama Scape. Prodotta come le tre precedenti (Bloom, Air e Trope) insieme a Peter Chilvers (chissà perché, mi viene di pensare che il lavoro sporco di programmazione l'abbia fatto lui), la app è per iPad e usa forme, colori e sfondi come "strumenti compositivi". Come? Eh? Anche voi avete detto "Ah, ok."? Vabbe'. La trovate, se interessa il prodotto, sul sito del buon Eno e ovviamente nell'App Store.
Non contento e già che c'era, Eno pubblicherà per i tipi della Warp il 12 novembre (e il 10 dicembre in vinile)un nuovo disco, Lux, descritto come la continuazione del progetto Music For Thinking. Ah, ok.
E per oggi è tutto. Ahoy, caro Korriere Kosmiko, che il Vento Solare soffi nelle tue vele e ti riporti presto tra noi...
Condividi
TweetCommenta