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Di: Gianni Ciaccio | 28/05/2007

Ad oggi solo una limitata fetta di persone, giovani e/o di un discreto livello culturale, fanno intelligente uso di internet. Il pc ormai è entrato in tutti gli uffici, internet, inteso nella sua accezione più ampia, è ancora un oggetto misterioso od almeno sotto o male utilizzato. Proprio per ciò è facile fregarci. L'INDEPENDENT di giovedì 24 maggio 2007 nel titolo di apertura rammenta che GOOGLE CI OSSERVA. Ci guarda? Ci spia?

Ancora oggi a Napoli ci sono dei signori che, forniti di tavolino e due seggiole, si piazzano nelle vicinanze di ASL od uffici pubblici e si prestano, dietro modico compenso, a scrivere i nostri moduli ed a risolvere i misteri della burocrazia al posto nostro. Si fanno chiamare "scribacchini". Noi ci avviciniamo ad uno di questi signori, gli chiediamo informazioni su ciò che ci interessa e su come fare, gli diamo il nostro prestampato e lui lo compila. Tutto per il nostro benessere. A ben vedere, però, quel signore, nel giro di pochi minuti, non solo guadagna qualche euro ma viene fatalmente a conoscenza di alcuni aspetti o fatti della nostra esistenza. Poco male? Si, forse. Ma se un giorno questo tipo dovesse in qualche modo entrare nelle nostre vite, non potrebbe usare ciò che sa di noi per i suoi fini? Magari non onestissimi?

I signori usati come esempio sono sicuramente retti. Moltiplichiamo ora questi fatti per milioni e milioni di volte, miliardi addirittura. Avete già capito che il nostro scriba si chiama Google. Noi chiediamo, lui risponde. Orwell già sapeva. Già. Sembra che Gug abbia intenzione di creare un enorme data base con tutte le informazioni che ognuno di noi gli ha dato. Gusti, ricerche, preferenze, idee, politica e tutto quello che ci passa per la testa. Ci pensate al valore di marketing? Un esempio stupido? Io ho ideato un nuovo paio di sci rivoluzionario. Debbo entrare nel mercato. Chi mi dirà quali sono i miei potenziali clienti senza farmi perdere tempo e denaro? Ma potrei anche fondare un nuovo partito bisognoso di iscritti, o potrei anche essere eletto e voler vedere chi sono i miei veri nemici, per mandargli tutti i Natale un biglietto di auguri od eliminarli.

Google sta acquistando Double click una società che, grazie ai cookies, può tracciare già una sorta di identikit dell'internauta. Google già può risalire ai nostri nomi con Gmail o Frugal.

L'Independent, in prima pagina mette la scritta Google bella grande e dentro le due O, due occhietti tenebrosi. Contro lo sconforto ci esorta a non usare quei servizi dove viene richiesto il nominativo, il nostro pc ha un suo indirizzo IP, ma non è associato a nomi. Inoltre possiamo disabilitare i cookies, cancellarli o farci chiedere dal computer quando e se inserirli.

Lascio la parola agli esperti.


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