Alesandra Celletti plays Baldassarre Galuppi (Transparency)
Il talento e la storia di Alessandra Celletti stanno diventando, grazie a Dio, un fenomeno sempre più ampio negli ascolti di tutti. La sua produzione sonora è, come si usa dire, ottima ed abbondante, e spesso poggiata su collaborazioni o riferimenti di valore assoluto (vedi l'esperienza con Roedelius). Stavolta la iperdotata pianista/vocalista ci regala una esperienza rara ed una vera scoperta al tempo stesso: da una parte ci propone la sua "mostruosa" rivisitazione di musiche del '700, dall'altra ci restituisce il poco conosciuto autore veneto Baldassarre Galuppi, del quale al più si ritrovava nelle memorie comuni la celebre Sonata in Do Maggiore eseguita da Benedetti Michelangeli. Questo disco è una meraviglia racchiusa su sei Sonate (compresa quella in Do maggiore) tutte degne di essere ascoltate con la massima attenzione. Le melodie appaiono in frequenza "persino" cantabile (e qui sta la grandezza dell'esecutrice, nell'esprimere eccellenza sonora in modalità fruibile anche a classi di ascolto di ogni tipo) e ricche di espressività.
L'esecuzione è, as usual, mirabolante, l'interpretazione di Alessandra Celletti è rigorosa e al tempo stesso moderna e innovativa, e non si affievolsce mai, mai, mai. Il contesto è espressivo ed innovativo al tempo stesso, mai stucchevole, sempre avanti.
Le memorie di Galuppi, rinomati stilemi nel genere cosidetto "comico" dell'epoca, pregne di stile melodico, elegante e flessibile, vengono omaggiate e rinnovate con sensibile impatto, ai massimi livelli immaginabili.
Un disco strepitoso, un'ascolto che non potrà che arricchirvi, dentro e fuori delle vostre orbite timpaniche.
Per i fan di Celletti è l'ennesimo modo di riscoprirla, per i neofiti l'eccitante abbrivio per appropriarsi delle tante perle che l'artista ci ha regalato nel tempo.
Di un valore assoluto, albergo a 5 stelle.