Bitte Orca

Attenzione attenzione, qui vale la pena di distogliersi dal bagnetto estivo, dalle parole crociate o dal bestseller agostano, perché siamo di fronte a un disco fra i più interessanti dell'anno. Bitte Orca dei Dirty Projectors, band che propone con nuova forza e inventiva il sound di Brooklyn. Li avevo già ascoltati in passato senza però che mi lasciassero un grandissimo ricordo, poi la folgorazione in Knotty Pine, la traccia che ci hanno regalato insieme con David Byrne nell'altro recente capolavoro, la compilation doppia Dark was the night. Va detto subito che il tributo a un certo suono stralunato che proprio a David Byrne fa riferimento appare evidente anche in Bitte Orca: brillanti arrangiamenti, snodi e soprattutto suggestivi impasti vocali. Dave Longstreth e compagni riescono nel piccolo miracolo di fondere insieme sensibilità e ispirazioni molteplici. Il tutto, si badi bene, senza cadere minimamente nell'autocelebrazione o nello sproloquio. Una cavalcata che ci accompagna sicura ed essenziale, traccia dopo traccia, tutta da godere per quest'estate e anche per dopo.