Farm

La buona notizia è che il Giovane Dinosauro torna con la livrea originaria: si tratta infatti della formazione primeva composta da Murph, Lou Barlow e Joe Mascis. L'altra buona notizia è che ai nostri non fa difetto l'energia. Già, proprio quell'ingrediente che mancava in Beyond torna in abbondanza in Farm, al punto che si può pensare che si sia di fronte a un piccolo miracolo: la resurrezione del grunge-rock, o per meglio dire, di quelle sonorità indie tipiche degli anni '90, che in molti inseguono oggi, ma senza riuscire a ricreare. Ebbene, Farm riesce a farci fare questo tuffo nel passato, e con un merito in più rispetto all'altro album di questo periodo che gli si può accostare in questo senso, The Eternal di Sonic Youth: la freschezza, il credere nelle proprie carte e nel proporle con faccia tosta e divertimento. Così ci si può illudere per un'oretta, tempo del CD, di essere tornati giovani e ruggenti, insieme con tracce che lasciano il segno, I want to know, la splendida Plans, la sorprendente Your Weather, la lirica Said the people. Tutte belle canzoni, tutte un po' nostalgiche, in un lavoro che ha il pregio di non suonare mummificato e soprattutto di rendersi credibile.