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Nothing to say

Di: Ubik | 29/10/2008
Attenzione: qui siamo davanti a una vera rivelazione musicale, un artista che, stando alle prime recensioni, non si fa fatica a paragonare soprattutto a Tim e Jeff Buckley. Iraniano di nascita, appena trentenne, Ali si forma artisticamente a New York, e qui viene in contatto con le pietre miliari del rock di tutti i tempi. Nothing to say è il suo primo lavoro, ed è deliziosamente dentro e fuori tutti gli schemi: una chitarra acustica e una voce, sapientemente arrangiate, che ci fanno rivivere brividi che avevamo dimenticato. Giri armonici che ricordano i begli anni della grande musica, una voce fantastica e canzoni con un preciso significato. La doppia origine, iraniana e americana, associate a un grandissimo talento espressivo, non potevano che produrre questo risultato: un lavoro da consigliare a tutti, per riconciliarsi con la musica e riflettere, magari davanti alla storia del soldato Johnny, solo diciannove anni, e già ventitré uccisioni alle spalle. Un forte messaggio contro tutte le guerre, espresso nella più efficace e inesorabile delle maniere.

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