Hard dance, nu-rave, e wave da ballo. Insomma, qui si muovono le anche e il sedere per tutta la durata del disco, un lavoro che certamente non aspira a profondità abissali, ma che si fa comunque apprezzare per varietà e soluzioni ritmico-melodiche. C'è perfino un omaggio in italiano a Fabrizio de André, una sorpresa quasi a fine album, che rende questo Noise won't stop un must nel suo genere. Peter Cafarella e Nate Smith sanno il fatto loro e aggiungono una piccola impronta a quel NY sound che al momento spopola. Qualcuno ha scritto che in un anno in cui i dischi buoni si contano sulle dita di una mano, gli Shy Child, già gruppo di supporto per band più affermate e ammiratori piuttosto evidenti dei Klaxons, almeno una falange se la meritano. Io non sarei così categorico, ma questo lavoro non mi dispiace, e sia pure confinato nel suo genere dance, a me non dispiace affatto.
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