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l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

Articoli firmati da Ubik - Rimuovi il filtro

23/02/2009

Years of refusal

Mi sono avvicinato a questo disco con un certo sospetto, visto che, salvo pochissime eccezioni, non amo chi sopravvive a un passato più che glorioso. Troppe delusioni, dal ripetersi ossessivo-compulsivo di Lou Reed e Patti Smith alle cadute di coerenza di P.J.Harvey. Tuttavia, nonostante la cautela mi ritrovo di fronte a un mezzo capolavoro. Eh, sì, perché l'Uomo di Manchester stavolta ha fatto centro davvero. Dopo qualche disco di passaggio, Years of Refusal è un lavoro che insieme rievoca e porta avanti le migliori atmosfere degli Smiths, mettendosi sullo stesso piano di capolavori conclamati come The queen is dead. Faccio fatica a scegliere una traccia, i brani sono tutti estremamente belli e profondi, la voce di Morrissey svetta lucida [... leggi ancora ]

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18/02/2009

Rook

Tanto per farvi capire che miniera di gemme sia Austin, Texas: da qui oltre alla psichedelia nera viene anche il folk rielaborato di Shearwater, trio formato da Jonathan Meiburg, Kimberly Burke e Thor Harris. Incidono per la Matador e sono vicini ai più famosi Okkervil River. Suoni a metà fra Tim e Jeff Buckley da una parte, Nick Drake dall'altra e l'indie più appassionato ed essenziale, fino a toccare sonorità che si avvicinano a quelle dei Radiohead. Un lavoro bello e commovente, una voce splendida, una vocazione ambientalista e la dedica speciale agli uccelli (Meiburg è ornitologo). Un disco con una precisa connotazione stilistica ma, nello stesso tempo, con le carte in regola per piacere a un ampio ventaglio di ascoltatori. Da godere [... leggi ancora ]

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16/02/2009

Directions to seek a ghost

La nuova psichedelia stavolta, in barba a tutte le aspettative, viene da Austin, Texas, terra che fu peraltro della grandissima Janis Joplin e dei suoi fumi supremi. Stavolta il testimoe viene raccolto con grande convinzione da un gruppo al suo secondo lavoro. Christian Bland, Alex Maas, Stephanie Bailey, Nate Ryan Kyle Hunt, questa la line-up dei Black Angels, in un disco fimato Light in the Attic, che parte subito bene con una quasi-hit come You on the Run, ricordando con una certa nettezza il sound di band come gli Spacemen 3, i Jesus and Mary Chain e soprattutto i Red Temple Spirits. Si tratta in effetti di una psichedelia scura, essenziale, con ritmiche ben sostenute e voci "giuste". Un lavoro davvero affascinante, vario e profondo, se è [... leggi ancora ]

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13/02/2009

Musica lliure II

Stavolta vi propongo del jazz, e si tratta di una realizzazione molto particolare, perché è sotto licenza Creative Commons e raccoglie un progetto che ha un'anima assai peculiare: diciannove realtà artistiche provenienti dalla Catalogna che suonano pezzi sperimentali, più un brano di Gilberto Gil che, per chi non lo sapesse, in Brasile è ministro della musica (ebbene sì, in Brasile esiste questa carica!) Il cd è suggestivo ed estremamente godibile, l'operazione Creative Commons riserva solo alcuni diritti agli autori, e dunque consente una fruizione più ampia delle loro opere. Per tornare a noi, un viaggio nell'intelletto nobile della sperimentazione insieme con alcune realtà artistiche sconosciute ai più come Elisabet Raspall, [... leggi ancora ]

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11/02/2009

The pains of being pure at heart e.p.

Quando il pop fa centro: tra shoegaze vecchio stile, energia ritmica e riff accattivanti, ecco che questo quartetto newyorchese formato da Kip Berman, Alex Naidus, Peggy Wang e Kurt Feldman ci stupisce con un e.p fresco e nello stesso tempo profondo. Sonorità immediate, soprattutto un modo di mettere insieme chitarra, basso e batteria che ci ricorda in pieno gli anni '90 e ci fa vivere il revival con ben più di una mano di vernice fresca. No, non ci troviamo di fronte a un disco di estrema innovazione, questo no, ma sicuramente si tratta di un lavoro da godere senza tanti se e tanti ma, lasciandosi trasportare da un mood ammiccante e intelligente. Lasciatevi tentare! ;-)

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09/02/2009

Bonjour My Love

Incidono per l'etichetta Still Fizzy Simone Furbetta (voce, chitarra acustica, tromba), Marco Molinelli (voce, chitarra acustica, banjo, contrabbasso), Pietro Baldoni (chitarra acustica, batteria), Giorgia Furbetta (pianoforte Rhodes, xilofono), Alessio Ballerini (laptop). Formazione anconetana assolutamente poliedrica e soprattutto energica, che mostra un raro affiatamento su temi come quelli del country-blues e del jazz, oltre che una padronanza della lingua inglese che non è comune dalle nostre parti. In bilico tra Ry Cooder e J.J.Cale, ma non manca un pizzico di etno-folk-jazz, El Cijo ci regala un album piuttosto lungo - oltre 50 minuti e ricchissimo di spunti. Forse un po' tanta la carne al fuoco, ecco l'unica pecca che si può loro [... leggi ancora ]

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07/02/2009

March of the Zapotec/Holland

Nuovo gioiello firmato da Zach Condon, March of the Zapotec è uno dei due EP insieme con Holland che ci vengono serviti su un piatto d'argento per parlare ancora del giovanissimo genio di Santa Fe. Stavolta è il Messico a stare al centro dell'eleborazione indie-folk del nostro, una rivisitazione con tanto di fiati e percussioni che ci intriga e ci strega fin dal primo brano. Un'altra opera di grandissima poesia e grande musica, se è vero che le sonorità tipiche di Beirut sono abbastanza caratterizzate e ci si potrebbe aspettare una certa staticità. La forza espressiva del musicista è però tale da bypassare l'ostacolo e da regalarci una nuova gemma da gustare e scoprire in tutte le sue sfaccettature. Va detto che il secondo EP, Holland, [... leggi ancora ]

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05/02/2009

Tonight: Franz Ferdinand

Devo ammettere ancora una volta una mia colpa: non sono mai stato un grande estimatore di questa formazione scozzese, il loro sound non mi ha mai entusiasmato, ho sempre pensato che fossero ampiamente sopravvalutati. Li riscopro a distanza di quattro anni dal loro ultimo lavoro e scopro me stesso a dire uhm, non malaccio. Arrangiamenti più curati, una logica un po' meno da TOP 20 in FM nell'accostamento dei brani, insomma un lavoro fatto come Dio comanda e non più solo come suggeriscono il testosterone e il manager della band. Di nuovissimo c'è un uso sapiente dell'elettronica e una voce, quella di Alex Kapranos, finalmente matura e godibile. Non saranno mai i nuovi U2, e nemmeno la risposta di Glasgow ai Radiohead, ma almeno stavolta i [... leggi ancora ]

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03/02/2009

Mirror eye

Colpisce ancora la nuova onda che viene da New York, e stavolta con un disco di quelli belli belli, una maestosa cavalcata psichedelica che ci rimarrà ben impressa in mente per tutto il 2009. Mirror Eye, etichetta The Social Registry, è il nuovo lavoro di questo quartetto guidato da Elizabeth Hart. Psichedelia e iterazioni, loop, d'accordo, ma non solo, qui c'è chitarrismo e percussioni di prim'ordine, le sonorità sono sporche ed essenziali quanto basta, quasi filtrate attraverso una patina di nebbia e fumo che le rende godibili quanto un bel noir. Un lavoro che non fa eco a nessuno, ma che marca il giusto discrimine tra la citazione - ancora e sempre il Peter Green più bello, quello di The End of the Game -e la sperimentazione. Da mettere [... leggi ancora ]

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01/02/2009

Petits Fours

Torna Frank Black e tornano le sonorità care a chi ha amato i Pixies. Attenzione, però, perché non si tratta dell'annuncio di una prossima reunion, ma di un'operazione del tutto familiare: Frank scomoda la moglie, Violet Clark, sceneggiatrice e musicista, per lasciarle non solo la parte della vocalist, ma quella di pilastro al 50 per cento dell'intero lavoro. Il risultato? Tonalità che ci riportano indietro nel tempo per un'operazione firmata Cooking Vinyl, ma che curiosamente non ci smuove più di tanto. Nostalgia e vintage, suoni fermi agli inizi degli anni '90, con un chiarissimo riferimento a Doolitle, ma finisce lì. L'ispirazione chiaramente manca, Frank sembra più incline al ricordo che alla sperimentazione, così che la sua nuca in [... leggi ancora ]

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